Sprint24 cresce in qualità e introduce la nobilitazione digitale con JETvarnish 3DS

Sprint24 cresce in qualità e introduce la nobilitazione digitale con JETvarnish 3DS

Sprint24 cresce in qualità e introduce la nobilitazione digitale con JETvarnish 3DS

Giovanni di Virgilio, Direttore Sprint24Lo stampatore online, costola della romana Rotostampa Group, prosegue nel suo percorso di trasformazione digitale con la nobilitazione di MGI e Konica Minolta
 

“La verniciatura di MGI è più brillante di quella serigrafica, e l’alta precisione della tecnologia inkjet consente di nobilitare anche dettagli molto sottili. Inoltre, lo scanner AIS integrato rileva in tempo reale eventuali spostamenti, distorsioni o allungamenti dell’immagine stampata, regolando e mettendo a registro il tracciato di verniciatura.” Giovanni Di Virgilio, Direttore Sprint24.

La storia di Sprint24 inizia nel 1969, quando Michele Di Virgilio fonda la sua tipografia a Roma. Negli anni Ottanta e Novanta l’azienda cresce ininterrottamente, rinnovando e potenziando la sua base installata di tecnologie offset; e introducendo le prime macchine da stampa digitale Xerox, all’inizio degli anni Duemila.

È in questo periodo che Di Virgilio dà inizio al passaggio generazionale, inserendo in azienda i suoi quattro figli. Tra loro c’è Giovanni che, terminati gli studi in economia, nel 2004, inizia il suo percorso di formazione nell’attività tipografica di famiglia, prima in produzione, poi nell’area commerciale, fino ad assumere l’incarico di amministratore della società.
 

Di lì a poco, Rotostampa Group lancia Sprint24.com, una piattaforma web-to-print pensata per vendere flyer, locandine e inviti, soprattutto a locali, discoteche e organizzatori di eventi. Infine, nel 2006, la consapevolezza che la vendita online sia un passo imprescindibile induce i titolari Rotostampa a costituire Sprint24 srl, una nuova società cui Giovanni Di Virgilio diviene direttore.
 

L’attività prende il via con un profilo basso, e per alcuni anni le vendite online non superano il 15-20% del fatturato complessivo di Rotostampa Group. Tuttavia, l’azienda ha continuato ad ampliare la sua potenza di fuoco: aggiornando le sue tecnologie di stampa tradizionale, nonché investendo in sistemi per stampa digitale a toner e in un reparto finitura equipaggiato con cucipiega e brossura a caldo di Horizon. Infine, a inizio anno, l’azienda ha acquistato da Konica Minolta una JETvarnish 3DS per la nobilitazione digitale degli stampati.


 

Hardware, software e strategie per spingere la stampa online
 

Sprint24 si avvale di 20 operatori, e serve l’intero territorio nazionale, utilizzando il web come canale di vendita esclusivo, e adottando politiche di prezzo e canali di vendita completamente separati dalla consociata Rotostampa. Questa scelta ha consentito alla tipografia online di crescere in modo organico e costante.
 

 «Quando siamo partiti, Pixart­printing era l’unico riferimento, nonché un caso isolato. La nostra era un’azienda artigiana, e non potevamo immaginare che il web sarebbe diventato predominante», afferma Di Virgilio. «Grazie a una buona strategia pubblicitaria e di SEO, negli ultimi cinque anni il numero di ordini online ha fatto un balzo, al punto che Sprint24 rappresenta ormai il 60% del fatturato di gruppo».
 

Sul fronte del software, Sprint24 si avvale di una squadra di sviluppatori, coordinati da Riccardo Di Virgilio, che ha costruito e aggiorna costantemente un potente gestionale. Il sistema governa la ricezione degli ordini, il loro corretto inserimento nel flusso di lavoro, l’avvio dei file ai reparti di stampa offset o digitale (in funzione di quantità, economicità, disponibilità dell’hardware), la pianificazione del lavoro e dei tempi di consegna, e i processi di gestione delle notifiche e della comunicazione con il cliente.


 

Specializzati nell’alta qualità
 

 Le commesse di Sprint24 si attestano a poche centinaia di copie, ma possono scendere a poche unità, o copie singole. Ciò che distingue l’azienda romana è un prodotto di alta qualità, impreziosito (se richiesto) da rilievi a secco, foil a caldo, fustellature e altre opzioni di finitura e nobilitazione. Proprio la capacità di far coesistere piccoli quantitativi con lavorazioni speciali, sempre al giusto prezzo e in tempi rapidi, ha permesso a Sprint24 di acquisire una clientela affezionata di end user e rivenditori, che include piccoli editori e tipografie tradizionali.
 

La crescita della domanda di nobilitazione, tuttavia, ha imposto carichi di lavoro sempre più gravosi a Sprint24 e ai suoi fornitori esterni di cliché e lavorazioni serigrafiche. Tanto da indurre il management a valutare l’opportunità di acquisire tecnologie e competenze di nobilitazione.
 

«Il nostro obiettivo è differenziarci e distaccare i competitor, continuando ad alzare l’asticella qualitativa, ma senza pregiudicare la stabilità finanziaria dell’azienda», spiega Di Viriglio. «Per questo facciamo investimenti che devono durare nel tempo, garantire efficienza e puntualità, non calare di prestazioni né creare disservizi».


 

Verso la nobilitazione digitale
 

Una delle ragioni che spinge sempre più stampatori a nobilitare i propri prodotti, è la possibilità di realizzare marginalità più elevate. Anche per Sprint24, il rapporto tra investimento iniziale, costi di produzione e prezzo di vendita è stato un parametro chiave nell’approcciare la nobilitazione digitale. 
 

 «Dieci anni fa, nobilitare una copertina avrebbe inciso per il 20% sul costo di produzione di un libro, raddoppiandone il prezzo di vendita. Poi questo rapporto è saltato», spiega Di Virgilio. «L’abbassamento dei prezzi, e l’incidenza di telai, cliché, tempi e scarti, stava portando fuori mercato il prodotto nobilitato. Abbiamo intuito subito il potenziale della nobilitazione digitale, ma per valutarne l’acquisto abbiamo dovuto attendere l’arrivo di attrezzature più accessibili».
 

Nell’autunno del 2019, l’azienda testa le principali piattaforme per la nobilitazione digitale disponibili sul mercato. Requisiti imprescindibili sono: un formato carta di almeno 350x500 mm, la possibilità di verniciare spot e a rilievo, la possibilità di applicare foil, e la piena compatibilità con prodotti stampati sia in digitale che in offset. La scelta ricade su MGI JETvarnish 3DS, che viene installata a fine febbraio.


 

JETvarnish vs serigrafia
 

Sprint24 apprezza da subito la produttività della tecnologia inkjet di MGI, che eguaglia o supera la serigrafia sulle verniciature a basso spessore, e resta competitiva anche sugli elevati spessori. Il beneficio più grande, tuttavia, risiede nella qualità e nella precisione delle lavorazioni.

«La verniciatura di MGI è più brillante di quella serigrafica, e l’alta precisione della tecnologia inkjet consente di nobilitare anche dettagli molto sottili», spiega Di Virgilio. «Inoltre, lo scanner AIS integrato rileva in tempo reale eventuali spostamenti, distorsioni o allungamenti dell’immagine stampata, regolando e mettendo a registro il tracciato di verniciatura».
 

Anche sul fronte dei costi di esercizio, JETvarnish si sta rivelando allineata alle aspettative.
 

«Per verniciare più di 1.000 fogli, con coperture superiori al 30%, la serigrafia resta la soluzione più vantaggiosa. Però, nella stragrande maggioranza dei casi, la nobilitazione si limita a loghi, pattern, piccoli dettagli, che quasi mai eccedono il 3-4% della superficie», continua Di Virgilio. «Il consumo di vernice, che è calcolato a priori dal software, è allineato a quanto avevamo ipotizzato durante i test preliminari sulla macchina, e rende la maggior parte delle lavorazioni vantaggiose e redditizie».
 

Altre potenziali criticità potevano riguardare l’interazione tra la nobilitazione digitale e i differenti tipi di supporti, nonché la resistenza della verniciatura a tagli, cordonature, abrasioni e manipolazioni, anche dove applicato su stampe al vivo. Anche in quest’ambito, Sprint24 ha ottenuto risultati soddisfacenti, sia su prodotti stampati a toner che con l’offset, sia plastificati che non. Solo sulle carte naturali è necessario un secondo passaggio per ottenere l’effetto desiderato.
 

Ora la sfida per Sprint24 è aumentare i volumi di stampe nobilitate con MGI JETvarnish, così da abbattere i loro costi di produzione e avere marginalità ancor più interessanti


 

Una tecnologia matura, e un modello economico scalabile


Se la nobilitazione tradizionale e quella digitale mantengono oggettive peculiarità e differenze, verniciatura inkjet e applicazione digitale del foil hanno sempre meno incognite e rappresentano, sempre più spesso, l’unica scelta possibile anche per stampatori commerciali, cartotecniche ed etichettifici di derivazione analogica.
 

A tre anni dai primi contatti con Konica Minolta, l’affidabilità e l’economicità raggiunte da MGI JETvarnish hanno convinto Sprint24 ad investire in questa tecnologia, anziché in sistemi analogici.


«Oltre a superare l’analogico, JETvarnish azzera molte delle criticità tipiche dei sistemi basati su tecnologia inkjet, come le difficoltà operative, i costi correlati alla manutenzione, e i rischi derivanti da uno spegnimento prolungato del sistema», conclude Di Virgilio. «Inoltre, alla macchina sono abbinati piani di assistenza basati su una tariffa oraria trasparente, e paghiamo la vernice a consumo. È un approccio più analogico e industriale alla tecnologia digitale, che pone le giuste premesse per la sua scalabilità».