Da oltre 100 anni La Bcc – Banca Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese - si pone l’obiettivo di dare il proprio contributo alla qualità della vita e alla coesione sociale del territorio, trainando i progetti e le speranze dei propri clienti.
La Bcc
Il Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese ha raccolto il testimone di tredici cooperative di credito avviate a partire da oltre cento anni fa.
Nel 1998 con un nuovo progetto imprenditoriale, le Banche di Credito Cooperativo di Faenza, Lugo e Ravenna - Russi, costituiscono il 'Credito Cooperativo Provincia di Ravenna' che nel 2002 allarga la propria azione al Circondario di Imola, fornendo continuità ad un'importante azione di solidarietà territoriale nata nell'appennino bolognese, e dando vita al Credito Cooperativo ravennate e imolese.
Nel 2017 il Credito Cooperativo ravennate e imolese estende la sua operatività anche al territorio forlivese con l'incorporazione della Banca di Forlì Credito Cooperativo, che rappresenta la sintesi del movimento cooperativo presente nella città, nascendo dalla confluenza e dalla fusione di due storici istituti: la Cassa Rurale ed Artigiana di San Varano (nata nel 1900) e la Cassa Rurale ed Artigiana di Malmissole (nata nel 1905). Contestualmente assume la denominazione Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese Società cooperativa, in breve "La Bcc ravennate, forlivese e imolese Soc. coop.".
Il progetto “Smart Working” ne La Bcc ravennate forlivese e imolese
(Angelo Albertini)
Dal 2017 La Bcc ha messo in campo dei progetti di welfare aziendale dimostrando una grande attenzione verso le esigenze personali dei dipendenti: è in questo ambito che si colloca il progetto di Smart Working.
Secondo La Bcc, Smart Working non vuol dire solo lavoro flessibile ma, per essere realizzato correttamente, richiede importanti cambiamenti in diversi ambiti, in particolare l’azienda:
- ha modificato l’organizzazione del lavoro,
- ha introdotto nuove tecnologie
- ha ripensato gli spazi lavorativi.
Nella prima fase del progetto ai dipendenti delle funzioni di back office, per 4 volte al mese, è stata data possibilità di lavorare in una qualsiasi filiale della banca; i dipendenti non sono quindi più vincolati alla postazione fissa e lavorano per obiettivi senza il monitoraggio “fisico” del manager.
Queste nuove modalità lavorative hanno fatto emergere in modo evidente l’esigenza-opportunità di dematerializzare i processi ridisegnando tutte le attività ancora legate alla carta che non potevano essere gestite in mobilità.
La mobilità è stata garantita anche dall’introduzione di tecnologie per l’accesso sicuro ai documenti e ai dati sia in consultazione (da laptop e da dispositivi mobili) che in stampa.
La conseguenza di un lavoro più flessibile e mobile è stata una razionalizzazione degli spazi all’interno delle diverse sedi. Ripensare l’utilizzo delle sedi ha permesso alla banca di attuare politiche Green riducendo i consumi di riscaldamento e energia.
La collaborazione con Konica Minolta per la selezione delle migliori tecnologie
Per la scelta delle soluzioni più idonee a sostegno del progetto La Bcc si è affidata a Konica Minolta che ha interpretato il modello di Smart Working suggerendo 2 aree di sviluppo: Accessibilità & Sicurezza e Collaboration & Mobility.
Accessibilità e Sicurezza:
“Lavorare in mobilità accedendo a tutte le informazioni in modo semplice e sicuro”. Per rispondere a questa esigenza Konica Minolta ha proposto soluzioni di stampa in mobilità e soluzioni per la gestione remota dei dispositivi.
La soluzione SafeQ integrata in tutti i 420 device Konica Minolta permette agli utenti di stampare in qualunque sede e su qualunque macchina: prima di stampare è richiesta una autenticazione con il badge aziendale che garantisce la sicurezza degli accessi, la riservatezza dei documenti prodotti e la tracciabilità di tutte le operazioni effettuate sui dispositivi.
Gli utenti si sono abituati velocemente a queste nuove tecnologie e hanno apprezzato la nuova versatilità nell’utilizzo delle multifunzioni, garantita proprio dalla soluzione.
Gli utenti esterni possono stampare in modo sicuro utilizzando la funzionalità “guest” di SafeQ: con il semplice invio di una mail ad uno specifico indirizzo vengono mappati nel sistema e possono inviare in stampa i job.
Per consentire un accesso sicuro dei dati da smartphone è stata proposta una piattaforma di MDM (mobile device management) che abilita la configurazione e il blocco dei dispositivi mobili a distanza.
In caso di furto del telefono è possibile cancellare i dati da remoto: in caso di rottura, invece, è possibile copiare tutte le impostazioni sul nuovo telefono in modo molto semplice azzerando le attività per lo swap.
A breve le stesse funzionalità verranno estese anche ai 40 laptop forniti da Konica Minolta.
La soluzione è stata validata da consulenti legali che hanno certificato la compliance con il GDPR e la sicurezza rispetto ad attacchi di data breach.
Un ulteriore ambito di attenzione è il back up dei dati storici che vengono consultati meno frequentemente: Il servizio di storage offerto da Konica Minolta garantisce la sicurezza dei dati a costi estremamente competitivi.
Collaboration & Mobility:
L’utilizzo del VOIP ha permesso una maggior flessibilità nella gestione delle chiamate in mobilità perché gli utenti rispondono al telefono utilizzando i PC portatili in dotazione; i nuovi smartphone consentono di lavorare da qualunque sede ricevendo le chiamate da numero fisso direttamente sul cellulare.
Konica Minolta, attraverso un suo partner certificato, ha fornito 110 dispositivi mobili uguali con costi molto competitivi: la standardizzazione dell’hardware ha permesso di semplificare sia gli aspetti gestionali che amministrativi, infatti La Bcc copre tutti i costi con un unico canone mensile che comprende la fornitura, la manutenzione e l’assistenza.
Konica Minolta, direttamente o attraverso i suoi partner, assiste La Bcc in tutti questi ambiti, garantendo un presidio costante e livelli di servizio adeguati.
Agli aspetti di Accessibilità & Sicurezza e di Collaboration & Mobility si lega anche in maniera trasversale il tema “green”: tutte le tecnologie e la revisione dei processi in logica Smart Working hanno avuto un impatto sui consumi energetici e sulle emissioni di C02.
Le tematiche legate all’ambiente sono molto sentite dall’azienda che già da tempo si è adeguata alla raccolta differenziata.
I sistemi multifunzione di Konica Minolta sono stati scelti anche per il rispetto dei requisiti di sostenibilità; le macchine, infatti, hanno dei consumi energetici molto ridotti in fase di deep sleep.
La sostenibilità di La Bcc potrà essere valorizzata con l’adesione al Programma Konica Minolta “Carbon Neutrality” che consiste nella compensazione delle emissioni di CO2 prodotte dalle macchine sia in fase di produzione che di utilizzo, attraverso attività ecosostenibili, come progetti di riforestazione o creazione di impianti eolici. Il tutto certificato da Climate Partner, un ente accreditato per la sostenibilità ambientale che emette certificati agli aderenti al programma.
Perché Konica Minolta
“È molto semplice. – spiega Mauro Pontara, Responsabile Ufficio Sistemi Elettronici La Bcc – L’apporto di Konica Minolta è stato fondamentale perché l’azienda si è approcciata non da produttore, ma da consulente in grado di selezionare nel mercato le soluzioni più adatte alle nostre esigenze. Luca Ziliani, il consulente di vendita che ci ha seguiti nel progetto, si è proposto come partner e non come fornitore”.
Questo il punto di forza di Konica Minolta secondo La Bcc, che ha apprezzato il fatto che l’azienda sia stata davvero vicina al cliente, offrendo una consulenza professionale e attenta al rispetto degli equilibri organizzativi interni. Anche la capacità di Konica Minolta di rispettare le tempistiche del cliente e l’impegno nel dare un supporto concreto hanno fatto la differenza.
La Bcc è partita dalla riorganizzazione del parco stampa per poi affidarsi a Konica Minolta per istituire all’interno un nuovo modo di concepire il lavoro, senza tralasciare alcun aspetto legato alla sicurezza.
Proprio in virtù della fiducia riposta in Konica Minolta è stata coinvolta per un progetto di revisione delle tecnologie di stampa nelle postazioni di cassa, che potrebbero passerebbero da tecnologia ad impatto a tecnologia a laser. In questo senso Konica Minolta sta fornendo diverse consulenze e informazioni di benchmark per permettere a La Bcc di scegliere la soluzione più adeguata.
“Stiamo valutando anche questa parte di progetto con Konica Minolta perché questo ci consentirebbe di avere un unico fornitore per tutta la parte di printing con delle efficienze in termini di costo copia e toner, ma soprattutto perché ci darebbe la serenità di lavorare con un partner affidabile, con un’esperienza concreta sul campo e capace di leggere le nostre esigenze e offrire livelli di assistenza in linea con le nostre aspettative” ha commentato Mauro Pontara.