Il gruppo marchigiano specializzato nella stampa di cataloghi ed editoria si affida a Konica Minolta per efficientare la produzione e conquistare nuovi clienti



A fondare la Casa Editrice Guerrino Leardini, nel 1941, è l’omonimo imprenditore che, dopo anni di lavoro presso lo storico Stabilimento Tipografico Gaspari di Morciano di Romagna, decide di avviare la propria attività. Ad affiancarlo è la moglie Nella, ex collega in tipografia e futura leader nell’azienda di famiglia. I coniugi acquistano una piccola tipografia artigiana nel centro di Macerata Feltria, specializzata in stampati per enti pubblici, necrologi, manifesti e poco altro. Applicando le strategie commerciali apprese negli anni precedenti, espandono il parco clienti tra le pubbliche amministrazioni di Romagna e Montefeltro, acquisendo anche commesse di stampa commerciale dalle aziende del territorio. Negli anni Sessanta li affianca il figlio Lanfranco che, insieme alla moglie Piera, amplia il business alle scuole, prima stampando registri e modulistica, poi creando dispense, diari, annuari fotografici, che ancora oggi hanno un peso sul fatturato aziendale. Nel 1997 Giuseppe, figlio di Lanfranco, e la moglie Simonetta prendono le redini dell’azienda e proseguono nel solco delle prime due generazioni promuovendo, nel 2021, l’acquisizione di Grapho5service, tipografia di Fano specializzata nella produzione di cataloghi per l’arredamento ed edizioni di pregio. L’adozione della stampa digitale risale ai primi anni Duemila, con macchine a toner b/n SRA3 e sistemi a colori ad alta produttività in formato 350x500 mm, cui seguono varie generazioni di attrezzature analoghe. A inizio 2025, l’azienda investe nella piattaforma inkjet B2+ AccurioJet KM-1e di Konica Minolta per farsi trovare pronta alle sfide del futuro.



Offset e digitale sono alleate per Leardini Group

Nel suo sito produttivo di Macerata Feltria, Leardini Group utilizza macchine da stampa offset B1 LED UV di Komori a 5 e 8 colori per eseguire lavori di alta qualità su innumerevoli supporti, spaziando dalla stampa commerciale all’editoria, fino alla cartotecnica. Il reparto di legatoria interno consente di offrire un servizio chiavi in mano e di curare ogni minimo dettaglio. Da oltre vent’anni, la stampa digitale affianca l’offset nelle basse tirature e nelle lavorazioni just-in-time. Contrariamente ad altre tipografie, che hanno visto il digitale come una minaccia, Leardini ne ha compresi e riconosciuti le potenzialità, i limiti e il modello operativo ed economico.

«I tipografi usano macchinari con una vita utile lunghissima. Quando guardano al digitale, che ha un’obsolescenza più rapida, molti di loro temono di non rientrare dell’investimento», sostiene Giuseppe Leardini, CEO di Leardini Group. «È un pensiero lecito ma miope, che rischia di tagliarti definitivamente fuori dal business».

Di fronte a tempi di consegna fulminei e quantitativi in costante riduzione, per Leardini il digitale è una scelta inevitabile, nonché l’unica possibile per continuare ad aggiudicarsi alcune commesse.

«Nonostante la stampa offset oggi sia più efficiente che in passato, ha costi fissi che la rendono antieconomica per blocchi di molte pagine in poche copie», spiega Leardini. «Se un cliente si spaventa per i costi di lastre e avviamenti, rinuncia al lavoro, cambia fornitore, o si rivolge ai web-to-print. Il digitale è la sola via per tenerlo agganciato, e conquistare nuovi lavori e clienti».

Alla proliferazione della stampa online, Leardini risponde con un servizio sartoriale e con la capacità di offrire qualità in tempi brevi e al giusto prezzo. Spinta dalla pressione competitiva, forte di una clientela affezionata ma esigente, qualche anno fa l’azienda marchigiana ha compreso di dover muovere un passo decisivo nel digitale.




La scelta del formato B2+ e di AccurioJet KM-1e

Tra il 2023 e il 2024, complice l’acquisizione di Grapho5service Leardini Group è certa di aver raggiunto i volumi necessari per alimentare una macchina da stampa digitale di fascia industriale e decide così di acquistarla. A contribuire alla decisione è la richiesta crescente di copie singole, campionature, pre-tirature, versioni personalizzate in diverse lingue e per mercati regionali specifici.

L’analisi, condotta nella seconda metà del 2024, include le principali attrezzature nei formati B2 e B3, oltre che alcuni sistemi inkjet a bobina, di cui Leardini valuta qualità, affidabilità, prestazioni e modello economico. Dopo aver scartato le opzioni giudicate troppo onerose o scarsamente qualitative, mette gli occhi su AccurioJet KM-1, capace di produrre fino a 3.000 fogli/h (1.500 in bianca e volta) in formato 585x750 mm.

«In KM-1e abbiamo visto il giusto mix di qualità ed economicità, che ci consente di gestire sulla stessa macchina lavori ad alta copertura, editoria scolastica e addirittura interni di libri in bianco e nero», spiega Leardini. «Pagando solo l’inchiostro che usiamo, senza il costo del click, abbiamo il pieno controllo dei nostri costi di produzione e dei prezzi di vendita».

Tra le ragioni della scelta di KM-1e ci sono anche la qualità e affidabilità del sistema, garantite dalla combinazione del motore di stampa digitale da 1.200 dpi, basato sulle teste proprietarie 1800IS di Konica Minolta, e il sistema di alimentazione e passaggio carta sviluppato da Komori. L’asciugatura LED UV con tecnologia Dot Freeze, inoltre consente di riprodurre testi di piccole dimensioni e dettagli finissimi su materiali plastici e carte speciali, perlescenti e goffrate fino a 600 micron, restituendo fogli stampati subito pronti per le lavorazioni di finitura.




Facile da usare e manutenere, economica da gestire

Terminata lo scorso febbraio l’installazione di KM-1e nel reparto di stampa offset, Leardini ha designato uno dei suoi grafici quale nuovo operatore della macchina.

«Passare dalla grafica alla stampa è stato sfidante, ma anche motivante ed entusiasmante: dopo neppure due settimane avevo imparato tutte le funzioni della macchina», riferisce Marco Rosmundi, operatore di Leardini Group. «KM-1e è facile da usare e richiede pochissima manutenzione. Inoltre, in pochi secondi riesco a fare cambi lavoro che in offset richiedono due persone e decine di minuti».

Abituata ai numerosi fermi macchina e alla frequente sostituzione di tamburi, fusori e altri materiali di consumo delle sue precedenti attrezzature a toner, Leardini apprezza immediatamente la solidità e semplicità costruttiva di KM-1e, che garantisce un elevato uptime e la piena ripetibilità nei lavori ripetitivi. Il contratto di manutenzione proposto da Konica Minolta, inoltre, copre tutte le parti sensibili dell’attrezzatura, offrendo ulteriore tranquillità circa i futuri costi di gestione.




Tra offset e digitale, un futuro sempre più votato all’inkjet

I primi mesi di utilizzo di KM-1e si sono rivelati un successo operativo e commerciale per Leardini.

«I clienti citano i nostri cataloghi stampati in inkjet come esempi di una qualità mai vista», spiega Leardini. «Contrariamente alle vecchie macchine a toner, che ci costringevano a frequenti ristampe a causa di difetti, con KM-1e otteniamo risultati costanti e tinte piatte impeccabili».

Leardini Group utilizza già KM-1e su un turno completo, con punte di 10-12 ore giornaliere. Grazie alla tecnologia inkjet B2+, l’azienda sta acquisendo nuove commesse di cataloghi in bassa tiratura per fiere ed eventi, oltre che progetti ad alto grado di personalizzazione. Inoltre, sta drenando verso l’inkjet sempre più lavori dall’offset e dalle stampanti a toner. Per il futuro, l’azienda scommette sulla coesistenza tra offset e digitale, e guarda a tecnologie connotate da ridotti consumi energetici ed emissioni, come quella di Konica Minolta.

«L’offset è una tecnologia con un tasso di sviluppo inesistente, mentre l’inkjet cresce a ritmi sconvolgenti ed è destinato a prevalere», conclude Leardini. «Grazie a KM-1e, e all’innovazione di Konica Minolta, intendiamo migliorare il nostro impatto ambientale, riducendo l’uso di chimica, lastre e fogli di avviamento da smaltire».

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