Ed è proprio a questi periodi, e al Rinascimento in particolare, che risalgono i broccati, i pizzi, i tessuti e la maglieria che sono stati una caratteristica fondamentale della recente moda italiana. Un significativo grado di consolidamento si ebbe però alla fine dell'Ottocento e soprattutto nel Novecento, che vide la fondazione di alcune delle più importanti aziende operanti con successo ancora oggi sul mercato. C'è stato un passaggio da quelle che fino a poco tempo prima erano piccole botteghe sartoriali a conduzione familiare alle imprese industriali altamente organizzate e strutturate. Queste hanno acquisito rapidamente una dimensione internazionale, facendosi conoscere in tutto il mondo partecipando a fiere ed eventi, stringendo accordi con partner locali e, in particolare, aprendo filiali e uffici nei paesi in cui vendevano i loro prodotti.
Il mercato della moda in Italia oggi
Prima di esaminare come le tecnologie digitali stanno cambiando il modo in cui funziona il settore della moda in Italia, è utile vedere quanto vale per l'economia nazionale nel suo insieme. Uno studio realizzato dal Dipartimento Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo nel 2018, utilizzando i dati pubblicati dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), ha mostrato che il sistema moda italiano ha superato i 24 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2017, pari al 10% del valore aggiunto nel manifatturiero. Impiegava circa 500.000 persone (15,5% del totale nel manifatturiero), posizionandosi al quarto posto assoluto dopo ferro e acciaio, ingegneria meccanica e cibo e bevande/tabacco. Secondo un altro studio, di R&S Mediobanca, il fatturato totale del settore moda italiano ha superato i 60 miliardi di euro nel 2017.
Dall'ago al CAD-CAM
L'arrivo delle tecnologie digitali in un settore così radicato nella cultura italiana è stato un processo graduale e non sempre lineare, anche se alcuni recenti sviluppi hanno cambiato, e talvolta addirittura rivoluzionato, il modo di lavorare dell'industria della moda. L'esempio più banale è quello delle tecnologie di progettazione, che ora sono basate su software di progettazione assistita da computer (CAD) e incorporate in catene del valore che includono anche sistemi di produzione assistita da computer (CAM), in particolare nel settore del prêt-à-porter. Ciò significa che i modelli vengono sempre più frequentemente progettati al computer, che viene utilizzato anche per tutte le prove sui materiali, sui colori e sugli abbinamenti, nonché sui metodi di produzione più idonei. Uno degli esempi più significativi (e anche uno dei primi in Italia) è stato quello adottato da Missoni per la produzione dei propri capi di maglieria (www.missoni.com), basati su modelli progettati tramite CAD, che hanno permesso di ridurre i tempi di creazione dei primi campioni da due mesi a… 24 ore.
In realtà, l'utilizzo delle tecnologie CAD-CAM è più diffuso e utilizzato con successo quando, come nel caso della maglieria Missoni, i volumi di produzione e vendita sono piuttosto elevati. Questo perché si utilizzano i canali di distribuzione, come i grandi magazzini, più vicini ai consumatori tradizionali. Ciò non esclude naturalmente il fatto che il tradizionale approccio "artigianale" al design e alla produzione si sia ampliato per i clienti di fascia più alta e per i capi più lussuosi.
Navigatori Internet che hanno acquistato beni o servizi online per uso privato nel 2017
Camerini virtuali
Sono stati ora messi a punto metodi per consentire ai rivenditori di moda e accessori di dare la possibilità ai propri clienti di provare i capi e scegliere i colori in realtà virtuale, utilizzando uno schermo installato, ad esempio, all'interno di un camerino, che consente di "indossare" virtualmente i capi, vedendoli sullo schermo.
Un esempio pratico di questa soluzione è quello realizzato da VEM Sistemi, un integratore di sistemi dell'Emilia Romagna. Il sistema prevede l'utilizzo di quello che viene definito uno "specchio magico", uno schermo su cui i clienti possono vedere e provare virtualmente i capi, scegliendo i colori o gli accessori. Questi possono poi essere inviati direttamente al camerino dal personale, che riceve istruzioni in tempo reale da un computer su smartwatch collegati tramite Wi-Fi.
Gestire il canale più flessibile
Un altro sistema risolve uno dei problemi normalmente riscontrati dalle catene di vendita al dettaglio nell'apertura di nuovi punti vendita, soprattutto in città lontane dalla sede dell'azienda. Ciò riduce tempi e costi, oltre alle difficoltà tecniche, rendendo il punto vendita efficiente e immediatamente produttivo.
La soluzione si basa sulla tecnologia Cisco Meraki ed è stata implementata in tutta la catena internazionale (oltre 120 negozi) del Gruppo La Perla (https://www.laperla.com/). Rinomato produttore di lingerie, intimo uomo e donna, corsetteria, costumi da bagno, profumeria e altri prodotti, La Perla è stata fondata da Ada Masotti a Bologna nel 1954 e oggi opera in tutto il mondo, con propri punti vendita in Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Il sistema attualmente in uso consente di collegare e configurare nuovi punti vendita in tempi brevissimi. In particolare, non è più necessario personale tecnico esperto in loco, poiché l'implementazione del sistema avviene su cloud, in modo molto semplice e intuitivo.
La pelletteria segue una strada battuta
Anche nel settore della moda italiana, ma stavolta nella pelletteria e nelle calzature, troviamo due esempi di ottimizzazione nella manifattura.
Da un lato abbiamo Del Brenta (https://www.delbrenta.com/), un'azienda veneta che progetta e realizza tacchi per scarpe da donna per alcuni dei migliori marchi della moda. Ha ottimizzato la collaborazione in produzione con una serie di sistemi che automatizzano gli incontri in azienda e con i clienti, nonché le fasi di progettazione dei nuovi modelli. Dall'altro lato abbiamo Piquadro (https://www.piquadro.com/), una multinazionale della pelletteria con sede nell'Appennino tosco-emiliano, che utilizza l'informatica per ottimizzare il flusso di informazioni digitali tra i vari reparti coinvolti nella progettazione e produzione dei suoi vari articoli.
Pronti per il futuro
Tutto è pronto per un'autentica rivoluzione digitale nel settore della moda in Italia, anche se molte aziende, spesso piccole o medie, non sempre dispongono delle risorse finanziarie necessarie per far decollare programmi di investimento a lungo termine. Ciò nonostante, l'avvento del cloud computing e delle tecnologie web, insieme alla commercializzazione dell'ICT (vale a dire la diffusione di sistemi sempre più economici, intuitivi e personalizzabili), rendono molto allettanti le prospettive per il futuro.
Il progresso compiuto dalle tecnologie nel settore della moda avrà sicuramente un impatto su alcuni professionisti, in particolare sugli operai, ma i professionisti della creatività e della produzione scoprono, e continueranno a scoprire, enormi vantaggi nei sistemi digitali. Le catene di negozi di moda saranno sempre più gestite utilizzando le nuove tecnologie, pareti video sempre più potenti, realtà virtuale e sistemi multimediali faciliteranno il lavoro del personale di vendita, che assumerà un ruolo più consultivo. Dalla creazione di nuovi capi e tessuti fino alla produzione e vendita, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione apriranno sicuramente scenari interessanti per il mercato della moda. Soprattutto in Italia, dove questa rappresenta una parte significativa del PIL nazionale.