Tutti i materiali e i composti assorbono, emettono e riflettono in modo diverso quando interagiscono con la luce e l'imaging iperspettrale è un metodo di misura non distruttivo per identificare diversi materiali e definirne le proprietà. Utilizzando questo metodo di misurazione, è possibile ottenere il modello spettrale "firma spettrale" di assorbimento e riflessione peculiare di ogni sostanza. Lo spettro è espresso in termini di intensità luminosa e lunghezza d'onda.
Di seguito è riportata l'uscita di ciascun punto nella regione della lunghezza d'onda di misurazione e il valore bidimensionale nell'apparecchiatura che utilizza il dispositivo di imaging.
La "telecamera per il vicino infrarosso" riceve la luce nella regione del vicino infrarosso di una certa gamma di lunghezze d'onda e produce un'immagine, ovvero fornisce la quantità di energia del vicino infrarosso in quella gamma di lunghezze d'onda. L'output è difficile, il che rappresenta una grande differenza rispetto alle telecamere iperspettrali. La telecamera iperspettrale ha la grande caratteristica di poter ottenere dati spettrali per ogni punto di misura e realizza quanto segue:
La telecamera iperspettrale può ottenere informazioni 3D (dati spettrali 2D) dell'oggetto da misurare. I dati di imaging iperspettrale sono chiamati "cubo di dati" perché le informazioni iperspettrali sono tridimensionali. Le informazioni 3D si riferiscono alle informazioni di posizione 2D e ai dati spettrali ottenuti per ciascun pixel dell'immagine dell'oggetto da misurare.
Poiché le telecamere iperspettrali differiscono per la gamma di lunghezze d'onda spettrali che possono essere acquisite a seconda del modello, è necessario selezionare la telecamera ottimale a seconda dell'oggetto.
Telecamera spettrale nel VNIR (400-1000nm)
Tempo di integrazione 1 - 500 ms
Utilizzo simile a quello di una fotocamera con un touchscreen sensibile
Ispezione immediata dei risultati e visualizzazione dei profili...